Dopo cinque giorni fermi nel porto di Catania, i migranti della nave Diciotti sono sbarcati questa notte nella città siciliana. A bordo c’erano ancora 137 persone, tra cui 12 giovanissimi che per primi hanno toccato terra e sono stati affidati al personale della Croce Rosse Italiana.
Dopo l’identificazione, i migranti della Diciotti sono stati trasferiti a Messina, nell’hotspot realizzato nell’ex caserma Gasparro, a Bisconte. Rimarranno qui in attesa di raggiungere la loro destinazione definitiva: 20 saranno accolti in Albania, 20-25 saranno trasferiti in Irlanda, mentre un centinaio saranno affidati alla Chiesa Italiana.
Il caso dei migranti della Diciotti, tenuti per cinque giorni sulla nave prima dello sbarco avrà anche conseguenze legali. Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, infatti, è indagato dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Gli atti dell’inchiesta riguardanti il leader della Lega verranno trasmessi al tribunale dei ministri.
Dura la replica di Salvini alla notizia. Il vice premier, infatti, ha dichiarato di non temere di essere finito sotto inchiesta e di aver lavorato soltanto per proteggere i confini del Paese e combattere l’immigrazione clandestina.
I migranti soccorsi a largo di Lampedusa la notte del 15 agosto erano, in totale 177. Dopo l’arrivo, lunedì 20 agosto, nel molo di Levante del porto di Catania 40 persone sono state fatte scendere dalla nave Diciotti: tra loro uomini e donne con preoccupanti condizioni di salute e 17 minorenni non accampagnati.
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