Messina. Intensa attività dei Carabinieri per combattere il fenomeno del lavoro in nero: in un mese di controlli 10 datori di lavoro denunciati e multe per oltre 70mila euro.
Aziende agricole ed edili, bar, parrucchieri ed esercizi commerciali di varia natura: 32 le ditte ispezionate dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro nell’ultimo mese, 21 delle quali risultate irregolari ai controlli.
I militari dell’Arma, in questo lungo periodo di verifiche, hanno individuato 11 lavoratori totalmente in nero. In due casi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (art. 14 D.Lgs 81/200) poiché l’azienda in questione aveva impiegato personale in nero, dunque senza regolarizzarne la posizione lavorativa, nella misura pari o superiore al 20% di quello effettivamente presente sul luogo del lavoro.
Tale sospensione è stata, però, già revocata poiché il responsabile ha provveduto a mettere in regola i dipendenti e pagato la sanzione amministrativa aggiuntiva.
I Carabinieri hanno denunciato 10 datori di lavoro, a vario titolo, colpevoli di aver violato le vigenti norme di sicurezza nei luoghi di lavoro: mancata formazione ed informazione dei lavoratori, mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale, mancata esecuzione delle visite personali obbligatorie. Alle condizioni di lavoro non sicure si aggiungeva poi, in qualche caso, l’utilizzo di impianti di video-sorveglianza per il controllo remoto dei lavoratori senza le necessarie autorizzazioni dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina.
Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro ha emesso sanzioni amministrative che, complessivamente, ammontano ad oltre 70.000 euro.
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