È stata «un’azione mirata e premeditata», secondo il consigliere Franco Laimo, il furto avvenuto nei giorni scorsi presso la sede della V Circoscrizione. Ignoti, infatti, sembrerebbe si siano introdotti all’interno dell’edificio per rubare la strumentazione audio della Municipalità. A denunciare il fatto era stato già il presidente Ivan Cutè: «Rubare è un crimine, rubare una cosa della collettività è ancora peggio».
Brutto risveglio lo scorso 18 luglio per i consiglieri del V Quartiere di Messina che nella mattinata hanno trovato una porta finestra rotta, i vetri in terra e la serranda danneggiata. Poi la sorpresa ancora più amara, dalla sede della Municipalità era stata rubata la strumentazione audio utilizzata per le feste organizzate dalla Circoscrizione. A commentare, il presidente Ivan Cutè, che ha sottolineato, tra le altre cose, come da tempo avesse chiesto il ripristino dell’impianto di videosorveglianza.
Gli fa eco il collega Franco Laimo: «È stato davvero un danno importante – ha scritto in una nota, non solo economico ma anche per la collettività stessa, che attraverso l’organizzazione di eventi avrebbe potuto usufruirne, così come avvenuto in passato. Da musicista, continua Laimo, posso garantire che il service del Comune era molto professionale e di ottima qualità, un service degno di un palcoscenico importante, non ci sono parole per l’accaduto. Una perdita strumentale di tale levatura ha “sfregiato” una parte del mondo culturale della città di Messina».
«Facciamo tanto per il sociale e per la nostra amata circoscrizione – ha proseguito –, abbiamo a disposizione vari servizi per la nostra comunità, siamo sempre a disposizione del cittadino. E per quanto riguarda il service, per chi l’avesse voluto in dotazione era a volontà di chiunque lo richiedesse, per regalare alla gente passatempi sociali a scopo ricreativo-ludico-musicale, ed invece no, si preferisce provvedere dietro azioni malsane che non portano a nulla, solo alla piena vergogna di se stessi ed al mero fallimento civile che ancora oggi vive nel modus operandi di qualche elemento totalmente da rieducare».
«Azioni come queste – ha concluso – sono altamente deplorevoli e lasciano l’amaro in bocca».
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