Aveva chiesto un prestito di 3.000 euro, era stato costretto a restituirne 7.000 e aveva ricevuto una nuova richiesta di ulteriori 900 euro per estinguere definitivamente il debito. Stanco delle continue minacce e preoccupato per la sua incolumità e per quella dei suoi cari, un messinese ha denunciato il suo usuraio. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro lo hanno arrestato mercoledì pomeriggio.
In manette è finito un 50enne pregiudicato.
A spingere la vittima nelle grinfie dell’usuraio le sue condizioni economiche precarie, che gli impedivano di adempire a pieno gli impegni familiari, nonché l’impossibilità di rivolgersi ad un regolare istituto di credito a causa del fallimento di una precedente attività di cui era titolare.
Una volta ricevuti i 3.000 mila euro, per l’uomo sono iniziati gli incubi. Oltre un anno e mezzo di minacce, pressioni psicologiche e violenze che sono sfociate anche in una aggressione davanti al suo luogo di lavoro. In quel caso solo il pronto intervento di alcune pattuglie dei Carabinieri ha permesso che la situazione non degenerasse. L’usuraio non temeva, quindi, di utilizzare le maniere forti per ottenere la restituzione del denaro prestato e, soprattutto, degli altissimi interessi.
(654)