Hashish e marijuana e, in casa, tutto il materiale per il confezionamento delle dosi e 245 euro in contanti, probabile provento della vendita. Questo quanto trovato in possesso di un 22enne residente a Giostra dalla Polizia di Stato di Messina. Immediati il sequestro e l’arresto per droga. Il report della Questura.
In manette un ventiduenne messinese trovato in possesso di hashish e marijuana dai Poliziotti delle Volanti. A tradirlo una singola dose di hashish, con ogni probabilità appena ceduta ad un “cliente” che gli Agenti hanno sottoposto a controllo durante la consueta attività di controllo del territorio.
In poco tempo i Poliziotti sono risaliti all’identità del ventiduenne e al suo domicilio presso il rione Giostra, dove hanno rinvenuto e sequestrato sostanza stupefacente risultata essere, all’esito del narcotest condotto dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica, 600 grammi del tipo marijuana e 200 grammi del tipo hashish.
La perquisizione domiciliare ha consentito, inoltre, il rinvenimento di due bilancini di precisione e di altro materiale generalmente utilizzato per il confezionamento delle singole dosi, del tutto compatibile con quello della singola dose sequestrata a carico del cliente. A riconferma dell’attività di razionamento, pesatura, confezionamento e spaccio, altre tracce di droga sono state altresì rinvenute su posate e su una ulteriore bilancia, ed è stata inoltre trovata una somma di 245 euro ritenuta probabile provento della vendita.
Il presunto pusher è stato, pertanto tratto in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, collocato agli arresti domiciliari, misura confermata anche all’esito del giudizio per direttissima. Il “cliente” è stato, invece, segnalato alla competente Autorità Amministrativa quale assuntore abituale di sostanza stupefacente.
Si precisa che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza, fino a sentenza di condanna passata in giudicato sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.
FONTE: Questura di Messina
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