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Messina. Beccato con 70kg di marijuana: arrestato gestore di un garage cittadino

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Gestisce un garage in prossimità degli imbarchi della Caronte il 46enne arrestato ieri, 22 dicembre dalla Polizia di Stato di Messina per detenzione ai fini di spaccio di quasi 70 kg di marijuana. Ad allertare gli agenti, il comportamento sospetto dell’uomo, che li ha portati a eseguire controlli più approfonditi. 

Nel pomeriggio di ieri, nel corso dei servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, ulteriormente potenziati nell’ambito della campagna della Questura di Messina Natale in sicurezza,  la Polizia di Stato ha arrestato un messinese di 46 anni per detenzione ai fini di spaccio di quasi 70 kg di marijuana.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, da confermare nelle successive fasi del procedimento, il messinese aveva temporaneamente stoccato all’interno del garage del centro cittadino, di cui è gestore insieme al figlio, l’ingente quantità di stupefacente già confezionato per il successivo smistamento.

Gli operatori delle Squadra Mobile, impegnati nei consueti servizi di osservazione delle aree sensibili, hanno notato uno strano atteggiamento del gestore dell’autorimessa, sita in prossimità degli imbarchi della Caronte, particolarmente cauto nei minuti immediatamente precedenti all’arrivo di un furgone.

Lo stesso soggetto, dopo l’uscita del furgone, ha ripreso la normale attività di gestione dell’attività. Insospettiti da questo atteggiamento, gli agenti hanno deciso di effettuare un’ispezione all’interno dei locali. All’esito del controllo, confezionati in buste termosaldate suddivise in otto scatoloni di cartone e due trolley, sono stati rinvenuti quasi 70kg marijuana.

Le fasi successive al controllo sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina la quale ha, altresì, disposto che l’arrestato venisse accompagnato presso la Casa Circondariale di “Messina Gazzi”.

Il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e in ossequio al principio di non colpevolezza fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.

FONTE: Questura di Messina

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