sequestro a capo d'orlando, in provincia di messina, di prodotti per fumatori venduti senza autorizzazione

Maxi sequestro di articoli per fumatori detenuti e venduti illecitamente: tre negozi nel mirino

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La Guardia di Finanza ha sequestrato 142mila articoli per fumatori, detenuti illecitamente e messi in vendita senza le necessarie autorizzazioni. Nel mirino delle Fiamme Gialle tre negozi di Capo d’Orlando, in provincia di Messina.

In particolare, dal 1 gennaio di quest’anno, ai sensi della legge di bilancio del 2020, tali articoli possono essere venduti al pubblico soltanto dalle rivendite autorizzate, ovvero in possesso della specifica licenza, rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Le indagini della Guardia di Finanza

In tale contesto, quindi, i Finanzieri della Tenenza di Capo d’Orlando, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli nello specifico settore, disposta dal Gruppo di Milazzo, sottoponevano a controllo svariati esercizi commerciali, gestiti principalmente da soggetti di etnia cinese, sequestrando, in tre negozi siti nel comune Orlandino, oltre 142.000 articoli per fumatori (tra cartine e filtri atti alla realizzazione delle sigarette “fai da te” ), illecitamente detenuti e posti in vendita senza la prescritta autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nonché in completa evasione d’accisa.

Le Fiamme Gialle orlandine hanno contestato ai titolari delle attività la sanzione pecuniaria prevista dalla Legge sul Monopolio, che va da 5.000 euro a 10.000 euro, nonché segnalato alla competente Agenzia Dogane e Monopoli l’eventuale applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio commerciale.

L’operazione odierna testimonia il quotidiano impegno profuso dalla Guardia di Finanza di Messina per la tutela dei consumatori e la salvaguardia degli interessi erariali dello Stato, evitando illegittime distorsioni del mercato legale. Le forme di abusivismo in danno del monopolio statale determinano, infatti, inevitabili ricadute sugli interessi economici della comunità, danneggiando, nel contempo, gli operatori commerciali onesti.

FONTE: Guardia di Finanza – Comando provinciale di Messina 

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