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Maxi-operazione antimafia a Messina: i nomi degli arrestati e i reati contestati

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Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato hanno arrestato 33 persone e sequestrato due imprese a Messina, un bar e un centro scommesse, nell’ambito della maxi-operazione antimafia denominata “Provinciale”. Nel mirino, clan messinesi operanti nella zona di Provinciale e Maregrosso.

L’operazione rappresenta la sintesi di distinte attività di indagine svolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, del G.I.C.O. del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina e della Squadra Mobile della Questura di Messina e coordinate dalla D.D.A. di Messina che hanno consentito di documentare l’attuale operatività di una associazione per delinquere di stampo mafioso attiva nella zona di Provinciale e facente capo a Giovanni Lo Duca e Salvatore Sparacio, entrambi soggetti di elevatissimo spessore criminale, i quali gestiscono svariate attività illecite, operando un capillare controllo del territorio con modalità tipicamente mafiose. Nel contempo, si è delineata l’esistenza di un altro sodalizio facente capo a Giovanni De Luca, operante nella zona di Maregrosso, che si muoverebbe in piena sinergia criminale con il sodalizio di Giovanni Lo Duca.

I gruppi presentano strettissimi profili di collegamento, adottano strategie criminali condivise e operano in piena sinergia per il raggiungimento del controllo del territorio delle rispettive zone di appartenenza, ricadenti nei quartieri di Provinciale e Maregrosso.

Le indagini

Dopo quasi due anni di intercettazioni e servizi di osservazione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno documentato come il sodalizio capeggiato da Giovanni Lo Duca operava mediante il sistematico ricorso all’intimidazione e alla violenza, con pestaggi e spedizioni punitive, per affermare la propria egemonia sul territorio e controllare le attività economiche della zona, nonché per recuperare i crediti derivanti sia dal traffico di sostanze stupefacenti che dalla gestione delle scommesse su competizioni sportive. Base operativa era un bar. Il gruppo mafioso capeggiato da Lo Duca gestiva inoltre un florido traffico di sostanze stupefacenti distribuite nelle piazze di spaccio dei quartieri di “Provinciale”, “Fondo Fucile” e “Mangialupi”.

Le accuse di scambio elettorale politico-mafioso

Le investigazioni eseguite consentivano di accertare, inoltre, il ruolo ricoperto da Salvatore Sparacio nell’ambito delle elezioni comunali del 10 giugno 2018, laddove risultava il punto di riferimento di un personaggio politico locale, Natalino Summa, cl. ’69, oggi sottoposto agli arresti domiciliari. Emblematico l’episodio messo in luce dai Finanzieri peloritani grazie alle indagini tecniche che consentivano di captare alcune inequivoche conversazioni, inerenti la prova dell’offerta di denaro, per una somma pari a 10.000 euro, effettuata al boss dal candidato politico, affinché procurasse un congruo numero di voti per la propria scalata elettorale.

Tale attività di procacciamento vedeva in Francesco Sollima cl. 69 il trait d’union tra il politico Natalino Summa cl. 69 ed il boss Salvatore Sparacio, che l’aspirante consigliere comunale incontrava con il padre Antonino Summa cl. 40.  I riscontri eseguiti consentivano di documentare come l’accordo illecito raggiunto consentisse di raccogliere, nei quartieri di operatività del gruppo mafioso, ed altri a questo collegati, in totale, ben. n. 350 voti.

L’operazione Flower

Infine, dagli sviluppi delle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Messina a seguito dell’operazione di P.G. convenzionalmente denominata “Flower” ed della successiva cattura del latitante Giovanni De Luca, è stata ricostruita l’operatività di altra associazione per delinquere di stampo mafioso facente capo al De Luca e operativa nella zona di Maregrosso,  nonché individuata  la rete dei soggetti che ne hanno favorito la latitanza.

I reati contestati e i provvedimenti

I reati contestati sono quelli di: associazione di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, sequestro di persona, scambio elettorale politico-mafioso, lesioni aggravate, detenzione e porto illegale di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso.

Il provvedimento cautelare dispone la custodia cautelare in carcere per 21 persone, gli arresti domiciliari per 10 persone e l’obbligo di presentazione alla P.G. per 2 persone, nonché il sequestro di 2 imprese, operanti nel settore del gioco e delle scommesse e della ristorazione.

Messina: elenco arrestati nell’operazione antimafia “Provinciale”

Provvedimenti restrittivi eseguiti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina nei confronti dei sottonotati indagati, tutti destinatari di misura cautelare in carcere (ad eccezione degli ultimi 2):

  • LO DUCA Giovanni, 49enne;
  • BALSAMO Emmanuele, 39enne;
  • CIAMPI Ugo, 40enne;
  • DE FRANCESCO Tyron, 24enne;
  • GANGEMI Vincenzo, 46enne;
  • LO DUCA Anna, 47enne;
  • PULEO Francesco, 52enne;
  • PULEO Maria, 41enne;
  • TORTORELLA Giovanni, 51enne;
  • ROMANO Domenico, 38enne;
  • PAONE Ernesto, 25enne;
  • MARRA Giuseppe, 32enne;
  • NAJI Mahammed, 22enne;
  • LAGANA’ Emanuele, 40enne;
  • ORLANDO Mario, 40enne;
  • SURACE Giuseppe, 35enne;
  • VINCI Gaetano, 50enne (destinatario dell’obbligo di presentazione alla p.g.);
  • CARIOLO Antonina 50enne (destinataria dell’obbligo di presentazione alla p.g.).

Provvedimenti restrittivi eseguiti dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Messina nei confronti dei sottonotati indagati (tutti destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari tranne Sparacio, in carcere):

  • SPARACIO Salvatore 46enne;
  • ALIBRANDI Mario, 47enne;
  • CAFARELLA Carlo, 40enne;
  • CUSCINA’ Letterio, 40enne;
  • SCAVUZZO Antonio,47enne;
  • SUMMA Antonino, 79enne;
  • SUMMA Natalino, 51enne;
  • SOLLIMA Francesco,51enne.

Provvedimenti restrittivi eseguiti dalla Squadra Mobile della Questura di Messina nei confronti dei sottonotati indagati (tutti destinatari della misura cautelare in carcere ad eccezione di De Luca Gabriella, Ieni e Soffli agli arresti domiciliari):

  • DE LUCA Giovanni, 32enne;
  • MAZZITELLO Domenico, 27enne;
  • ESPOSITO Giuseppe, 28enne;
  • SCHEPIS Kevin, 22enne,
  • DE LUCA Gabriella, 23enne;
  • IENI Serena, 32enne;
  • SOFFLI Antonino, 43enne.

FONTE: Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Messina – Direzione Distrettuale Antimafia

 

 

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