Maltrattamenti ai danni di familiari e conviventi. Di questo ritenuti responsabili due uomini, arrestati lo scorso 8 settembre dai militari della Compagnia di Taormina. I Carabinieri sono intervenuti a Santa Teresa Riva ed a Roccella Valdemone a seguito di due distinti episodi di maltrattamenti nei confronti di due donne.
In un caso, i militari della Stazione Carabinieri di Santa Teresa di Riva hanno arrestato il 45enne C.F., ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti ai danni di familiari e conviventi.
I militari hanno ricevuto la richiesta di aiuto da parte di una donna che, giunta con la propria autovettura presso la Stazione Carabinieri di Santa Teresa di Riva, ha segnalato ai militari di essere inseguita dal proprio marito. Pochi istanti dopo giungeva effettivamente anche C.F., che dichiarava agli operanti di voler parlare con la propria moglie; l’uomo veniva quindi fatto accomodare in caserma in un’altra stanza. La donna ha denunciato di essere stata seguita dal marito sin dall’uscita dal luogo di lavoro precisando che durante il percorso sino alla Stazione Carabinieri di Santa Teresa di Riva era stata ingiuriata e minacciata più volte dal marito. Le reiterate condotte illecite dell’uomo emergevano anche da una precedente denuncia sporta dalla donna alcuni giorni prima presso la Stazione Carabinieri di Roccalumera nella quale aveva denunciato i maltrattamenti, anche fisici, subiti nel tempo dal marito. Gli accertamenti avviati dai Carabinieri sulle dichiarazioni resa dalla donna e da alcuni testimoni hanno permesso di raccogliere in breve tempo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che è stato arrestato.
A seguito dell’udienza di convalida dell’arresto l’Autorità Giudiziaria ha disposto per C.F. la misura cautelare degli arresti domiciliari.
I militari della Stazione Carabinieri di Roccella Valdemone, hanno arrestato il 29enne M.E., anch’egli ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti verso familiari e conviventi.
I militari sono intervenuti presso l’abitazione di Roccella Valdemone della madre della vittima a seguito di una richiesta pervenuta sull’utenza “112 NUE” da parte della donna che denunciava un’aggressione in corso ai danni della figlia ad opera del convivente. Sul posto i miliari della locale Stazione, unitamente ai Carabinieri della Stazione di Francavilla di Sicilia, hanno bloccato M.E. mentre, in evidente stato di alterazione, sul pianerottolo della casa inveiva contro la convivente che per timore si era nascosta in casa di alcuni vicini. I militari hanno trovato la vittima in stato di agitazione e l’hanno accompagnata presso la guardia medica per ricevere le cure del caso.
La donna denunciava ai Carabinieri i maltrattamenti, anche fisici, subiti nel tempo dall’uomo. Le dichiarazioni della donna hanno trovato riscontro nelle testimonianze acquisite dai vicini e dalla madre della vittima e l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato.
A seguito dell’udienza di convalida dell’arresto l’Autorità Giudiziaria ha applicato all’uomo la misura cautelare della custodia cautelare in carcere ed M.E., è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
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