Malati per l’azienda, sani per il 118. Spuntano altri 12 casi di assenteismo al Papardo

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L’inchiesta interna avviata dalla direzione sanitaria degli ospedali Papardo e Piemonte registra nuovi casi di assenteismo. Altri 12 dipendenti, tra medici e infermieri, sarebbero caduti nel ‘vizietto’ del falso certificato medico. Ma ricordiamo la storia.

Lo scorso febbraio, l’amministrazione retta dal direttore generale Michele Vullo comunicava che “nei mesi di Luglio e Agosto 2015, si era verificata “una forte criticità dell’attività assistenziale nei due Presidi Ospedalieri Papardo e Piemonte, dovuta ad una massiccia e simultanea assenza di personale infermieristico per malattia e infortuni”.

Nello specifico: nella giornata del 31 luglio 2015 mancavano all’appello 70 infermieri. Da indagini incrociate era stato scoperto che almeno 5 di loro, quello stesso giorno, risultavano in malattia per l’ospedale ma effettuavano il turno cosiddetto “incentivato” al 118, percependo una retribuzione aqgiuntiva.
In pratica, personale sanitario e parasanitario del Papardo e del Piemonte, risultava malato per l’ospedale di riferimento, ma perfettamente sano per il 118.

Il tutto, ovviamente, ha nuociuto alle attività clinico-assistenziali dell’A.O. Papardo nei mesi estivi. L’azienda informò la magistratura di quanto venuto alla luce e da qui lo scattare dell’inchiesta, indagini affidate ai Nas di Catania, che hanno sequestrato la documentazione relativa alla timbratura, alle assenze per permessi, alle visite fiscali non riscontrate e a controlli incrociati con l’Inps riguardo i certificati trasmessi dal medico curante, con turni di incentivazione anche presso il 118.

Secondo quanto riferito dal dg Vullo, l’indagine interna aveva accertato che alcuni dipendenti risultavano assenti dall’ospedale vari giorni per malattia, poi ‘guarivano’ per 2 giorni di servizio effettuato al “118” ( e in questo caso a pagarli era la Regione), quindi tornavano in malattia per un altro periodo.
Ovvio che in questi casi doveva esserci anche l’appoggio di medici che redigevano i certificati di malattia.

L’inchiesta interna e quella dei Nas sono andate di pari passo, e oggi, come scive Emilio Pintaldi sul ‘Giornale di Sicilia’, arrivano altri 12 casi di ‘malati alterni” portati alla luce dalla direzione sanitaria dei due ospedali cittadini. 12 dipendenti malati per l’azienda, sani per il 118.

I loro nomi sono stati comunicati ai carabinieri e finiranno sulla scrivania del magistrato inquirente.

(1929)

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