Mafia dei Nebrodi, nove persone in carcere per tentata estorsione

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Ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti delle nove persone fermate dai Carabinieri del Ros di Catania e del comando provinciale di Messina, nell’ambito di indagini per tentata estorsione a proprietari terrieri sui Nebrodi, nelle zone di Cesarò e San Teodoro.

Al centro dell’inchiesta della Dda della Procura di Catania, diretta da Carmelo Zuccaro, l’azione di due clan che avrebbero minacciato allevatore e agricoltori per entrare in possesso dei loro terreni e ottenere contribuiti dell’Unione europea, aggirando così il ‘Protocollo Antoci’ che prevede la presentazione di un certificato antimafia. Il presidente del Parco dei Nebrodi per questa decisione che ha sottratto soldi alle cosche lo scorso anno è stato vittima di un agguato, con colpi di fucile sparati contro la sua auto blindata sulla strada dei boschi che unisce San Fratello e Cesarò, agguato da cui fortunatamente è uscito illeso.

Le ordinanze cautelari per i nove fermati, anche i presunti capi dei due gruppi, Giovanni Pruiti e Salvatore Catania, che ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa e tentativo di estorsione, sono state emesse da tre Gip: di Ragusa e Caltagirone per un indagato ciascuno e di Catania per gli altri sette.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, che si terrà alla Procura Distrettuale di Catania.

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