“Nessuna gara in corso”. Gaetano Forestieri, sottufficiale della Guardia di Finanza, alla guida della Audi TT finita contro la Fiat Panda di Lorena Mangano, e Giovanni Gugliandolo, alla guida della fiat 500 Abarth che con il primo avrebbe avviato una gara di velocità la notte tra sabato 25 giugno e domenica 26, in carcere dallo scorso lunedì, hanno negato stessero gareggiando.
Lorena, 23 anni, centrata in pieno dall’Audi di Forestieri è morta dopo due giorni al Policlinico.
Le immagini delle telecamere e le perizie dei vigili della sezione infortunistica, le testimonianze, al vaglio della procura, avrebbero invece stabilito che le due vetture percorrevano a velocità sostenuta, a tratti affiancate, in altri momenti l’una avanti l’altra, la via Garibaldi.
A supporto anche il racconto dei testimoni.
Oggi, però, sentito dal Gip Daniela Urbani, il finanziere ha ammesso che quella sera procedeva sulla via Garibaldi a velocità elevata, ha anche dichiarato di non essersi accorto in tempo del sopraggiungere della Panda guidata da Lorena e di avere subito frenato: troppo tardi. Forestieri ha tuttavia negato di essere stato in gara con la 500 Abarth condotta da Giovanni Gugliandolo. L’avvocato Salvatore Silvestro, legale di Forestieri, presentera’ ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’attenuazione della misura cautelare.
Gugliandolo, anche lui sentito dal Gip, ha negato fermamente la competizione di velocità tra le due auto, inoltre, ricostruendo gli attimi precedenti, ha dichiarato di essere rimasto dietro l’Audi fin dall’altezza della chiesa di San Giuliano. Anche il suo legale, l’avvocato Pietro Luccisano, presenterà ricorso al tribunale del Riesame.
A Forestieri e’ contestato l’omicidio stradale aggravato e, in concorso, l’articolo 9 ter del Codice della strada per la gara tra le auto. Quest’ultimo reato è contestato anche a Gugliandolo, per il quale il gip non ha riconosciuto l’omicidio stradale.
Patrizia Vita
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