Roberto Scipilliti è stato assassinato. Nessun dubbio, l’autopsia ha
rivelato che il Vigile del Fuoco trovato cadavere lo scorso 14 gennaio, dopo 9 giorni di ricerche seguite alla denuncia di scomparsa dei familiari, è morto perchè raggiunto da un proiettile alla nuca.
Il 55enne vigile del Fuoco era scomparso da casa, a Roccalumera , lo scorso 5 gennaio, lo hanno trovato cadavere in un dirupo 9 giorni dopo, lungo la strada provinciale agricola Savoca-Scopelliti-Rina. La sua auto era stata rintracciata a poche ore dalla sua scomparsa, sul lungomare di Santa Teresa Riva, regolarmente posteggiata e chiusa. Dunque ben lontana dal luogo del rinvenimento del cadavere, che appariva tumefatto in più parti del corpo, ma questo inizialmente era stato attribuito alla caduta.
Soltanto oggi, l’autopsia svolta alla presenza dei due medici legali nominati da procura e familiari della vittima, rispettivamente Elvira Ventura Spagnolo e Fabrizio Perri, ha fornito il dato che da’ una svolta alla vicenda: Roberto Scipilliti è stato assassinato con un colpo di arma da fuoco, un proiettile di piccolo calibro il cui foro d’entrata era celato dai capelli, e questo aveva impedito di capire subito la causa del decesso.
Paraltro, le temperature rigide di questi giorni non hanno reso facile
neanche stabilire, approssimativamente, in quale dei 9 giorni succeduti alla sua scomparsa sia stato ucciso.
Adesso tocca ai carabinieri indagare per scoprire perchè è stato ucciso, se l’omicidio possa o meno essere collegato alla vicenda giudiziaria in cui fu l’uomo fu coinvolto e che lo vedeva imputatao in un processo, accusato di truffa, estorsione e falso, nell’ambito di una operazione dei Carabinieri che aveva portato alla luce una serie di truffe ai danni dell’Unione Europea e dell’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), avvenute tra il 2010 e il 2011.
Era stato in carcere per 7 mesi, poi ai domiciliari, da poco era stato
riammesso al lavoro.
Patrizia Vita
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