Si e’ chiuso con 78 condanne ed una assoluzione il processo per truffa sui casi di assenteismo all’Iacp, istituto autonomo case popolari di Messina. I giudici della Prima sezione penale del Tribunale hanno disposto condanne che oscillano da un minimo di quattro mesi di reclusione ad un massimo di un anno e cinque mesi, con pena sospesa per tutti. Una sola l’assoluzione con formula piena. Il processo scaturisce dall’operazione “Badge sicuro” del 2012 che porto’ l’Istituto autonomo case popolari alla ribalta negativamente.
Era il dicembre 2012 quando con 4 arrestati, 54 denunciati con obbligo di firma e 23 semplicemente denunciati, accusati di falso ideologico e truffa aggravata allo Stato, scattò l’operazione “Badge sicuro”. 81 dei 96 dipendenti dell’Iacp finirono nell’inchiesta della Procura di Messina . 81 assenteisti scoperti dalla Guardia di Finanza che nel febbraio precedente, per 35 giorni, aveva monitorato, pedinato, accertato quanto accadeva nella sede dell’istituto autonomo case popolari.
Impiegati che abbandonavano le loro scrivanie per stazionare al bar, per fare shopping, per sbrigare faccende personali. Tutto filmato: spostamenti e complicità dei colleghi. Le telecamere di sorveglianza, infatti, poste all’interno dell’Iacp,in entrambi gli ingressi, mostrarono impiegati che “strisciavano” tre- quattro tesserini identificativi alla volta. Per favorire i “compagni di truffa”. Per essere, a loro volta, favoriti la volta seguente. 35 giorni di “intrallazzi” con il badge fecero scattare le 4 ordinanze cautelari ai domiciliari, richieste dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto procuratore Antonio Carchietti.
Scattarono anche ben 77 denunce.
Tre anni dopo, le condanne per 78 dipendenti.
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