Dovrà rispondere di estorsione il 24enne denunciato per minacce a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Dalle ricostruzioni, il giovane per quasi un mese ha lasciato biglietti minatori contenenti richieste di denaro sul parabrezza dell’auto della vittima. Quest’ultima ha prima ceduto per paura, poi ha chiamato la Polizia di Stato. Il report della Questura di Messina.
I poliziotti del Commissariato di P.S. di Barcellona P.G. hanno eseguito ieri un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un uomo di 24 anni, ritenuto responsabile del reato di estorsione. La suddetta ordinanza è stata emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Barcellona P.G., su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Nello specifico, si è accertato che l’arrestato ha posto in essere un’attività estorsiva facendo trovare alla vittima, sul parabrezza dell’auto, dei biglietti contenenti richieste di denaro, accompagnate da minacce. La faccenda è andata avanti per quasi un mese. La vittima ha inizialmente ignorato le richieste ma, dopo aver subito dei danneggiamenti all’auto, intimorito, ha iniziato a pagare. Successivamente, avvilito da nuove richieste di denaro, si è rivolto alla Polizia di Stato.
Le immediate indagini degli investigatori del Commissariato, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno dato un’identità al reo grazie ad una capillare attività tecnica e di appostamento. Trovati, altresì, in tasca all’estortore, i soldi della vittima, opportunamente tracciati e fotocopiati.
Dopo gli atti di rito il ventiquattrenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
FONTE: Questura di Messina
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