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Dopo le operazioni di soccorso i migranti erano poi stati trasbordati sulla nave “Andrija Mohorovic” della marina croata, e sul pattugliatore della Guardia di Finanza “Monte Cimone”, che li hanno accompagnati nel porto di Messina.
A bordo anche un bimbo somalo di soli 9 giorni, nato durante la traversata e chiamato Hussam, come il comandante del barcone.
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L’immediata attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile ha consentito di individuare e sottoporre a fermo gli scafisti. Si tratta degli egiziani SHIBA Sabri, 23 anni, Arafa Mohammed said, 18 anni e Kanas Hossam Youssri Mohamed, 20 anni.
Anche stavolta sono state le tante testimonianze raccolte che hanno consentito di individuare i responsabili della traversata.
I migranti hanno raccontato di come, per scappare dalla guerra, hanno deciso di intraprendere il viaggio per l’Europa, e dopo aver pagato circa 2mila dollari a persona, sono stati condotti su diverse spiagge egiziane. Poi, a piccoli gruppi, sono saliti su una barchetta che faceva la spola verso un’imbarcazione più grande che li aspettava al largo. A bordo di quest’ultima, dopo alcune ore di viaggio, hanno raggiunto un peschereccio, sul quale hanno intrapreso il viaggio verso le coste europee, navigando per 5 giorni, prima di essere soccorsi dalla nave della Marina Italiana.
Nel corso delle procedure di identificazione dei migranti è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile, un quarto egiziano, AHMED MOHAMED EL FESH Abd El Nabi, 26 anni. L’uomo in seguito ai riscontri AFIS, è risultato essere destinatario di un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Gli arrestati si trovano ora al carcere di Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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