Sono cinque gli indagati dell’operazione “Supermarket”, relativa ad una estorsione effettuata ai danni di un’azienda di Messina che si occupa della distribuzione alimentare. Azienda che, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta consegnare forniture senza ricevere pagamento, o ottenendo in cambio assegni con lunghissima scadenza. L’inchiesta ha messo in luce anche il tentativo di un esponente criminale di tornare a gestire le attivita’ che gli erano state sequestrate. Il sostituto procuratore della Dda Giuseppe Verzera ha chiuso le indagini inviando il relativo avviso a Giovanni Trovato, Mauro Maiorana imprenditore, Giovanni Giuseppe, detto “Mariano, D’Andrea, Pietro Trovato, figlio di Giovanni, e Angelo Trischitta. Estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso e trasferimento fraudolento di società, sono le accuse contestate a vario titolo. Secondo l’accusa, Giovanni Trovato avrebbe sottoposto il gruppo imprenditoriale a continue richieste per ottenere la distribuzione di merce nei supermercati, l’attribuzione ad un negozio del marchio rappresentativo di una delle catene commerciali e la sistemazione degli arredi per una filiale commerciale.
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