La banda che truffava commercianti: preso il terzo uomo

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Catturato il terzo uomo della banda attiva nelle truffe ai commercianti della fascia tirrenica del messinese. Si tratta di Salvatore Crinò, 33 anni, già noto alle forze dell’ordine.

Il 24 gennaio scorso i Carabinieri della stazione di Fondachello Valdina avevano già arrestato 2 membri di questa “banda” di truffatori, entrambi disoccupati barcellonesi e già noti alle forze dell’ordine: Angelo Arcoraci, 31enne, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, rinchiuso al carcere di Gazzi, e Giuseppe Brancato, 43 anni. Per lui arresti domiciliari.

Molti esercizi commerciali della fascia tirrenica, negli scorsi mesi, avevano subito “costose” truffe commesse da un trio di finti imprenditori barcellonesi.

Il modus operandi dei truffatori era il seguente: in un primo momento, effettuavano acquisti ripetuti, in contanti, anche se di piccoli importi, sempre dallo stesso esercizio commerciale. In questo modo conquistavano la fiducia del titolare e si accreditavano come imprenditori “seri”. Le vittime preferite erano rivendite di materiali edili, di ferramenta o comunque articoli all’ingrosso di tipo professionale, tutti esercizi dove, visto il periodo di crisi, c’è maggiore flessibilità nei metodi di pagamento. Una volta ottenuta la fiducia del titolare, spesso anche attraverso inganni, bugie e millantati crediti, i finti imprenditori chiedevano di poter pagare una grossa spesa con un assegno. La “mossa” veniva effettuata sistematicamente il venerdì, in prossimità di pranzo, quando le banche sono prossime alla chiusura e non è possibile fare nessun controllo se non il lunedì successivo. Ovviamente i truffatori avevano già pronti documenti e firme false. Una volta consumata la truffa sparivano nel nulla e al povero imprenditore di turno non restava altro che accorgersi che l’assegno era rubato e quindi privo di qualsiasi copertura.
Gli imprenditori, spesso truffati per migliaia di euro, hanno denunciato tutto ai Carabinieri di diverse stazioni della provincia di Messina. Tutte queste denunce di truffe, con modalità simili anche se con nomi e “particolari” diversi, hanno fatto scattare le indagini.

I Carabinieri, inoltre, avevano messo in guardia molti imprenditori sul rischio di questo tipo di truffa, effettuando una vera e propria opera di formazione, svolta porta a porta direttamente presso vari punti vendita del territorio. Uno di questi imprenditori, che evidentemente aveva ben appreso “la lezione”, quando si è visto di fronte i truffatori, invece di accettare il pagamento, ha preso tempo e ha chiamato i carabinieri della stazione di Fondachello Valdina. I militari, giunti in borghese, si sono finti addetti alle vendite di questa grossa rivendita di materiale edile, in modo da poter assistere alla flagranza del reato. Conclusa la vendita di diversi bancali di mattoni “forati” e altro materiale per l’edilizia, per un valore complessivo di circa 10mila euro, in cambio di 2 due assegni, i due truffatori sono stati arrestati. Da ulteriori accertamenti è emerso che i due assegni erano stati rubati.

Era sfuggito alla cattura l’odierno arrestato,sulle cui tracce, però, erano gli investigatori dell’Arma. Nel proseguo delle indagini, infatti,è stato identificato il barcellonese Salvatore Crinò come terzo complice.

L’uomo- a detta dei carabinieri – si spacciava in alcuni casi come socio imprenditore degli altri due, in altri casi come semplice dipendente di fantomatiche ditte di costruzione. Il suo contributo alla riuscita delle truffe era particolarmente importante perché era proprietario di un furgone di grosse dimensioni utilizzato dalla banda per caricare e far sparire le ingombranti refurtive. E’ stato arrestato (domiciliari) per i reati di truffa aggravata in concorso e ricettazione.

Continuano le indagini dei Carabinieri per accertare eventuali altre truffe compiute dai tre uomini e per scoprire cosa ne sia stato di tutta la merce oggetto di truffa.

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