Tre croci disegnate in altrettante zone della sua abitazione. Ecco l’atto intimidatorio subito dal pm della Direzione distrettuale Antimafia di Messina, Vito Di Giorgio, da anni impegnato nella lotta contro le cosche che operano a Barcellona Pozzo di Gotto e nella nostra provincia.
Un fatto grave che ha visto coinvolto uno dei più importanti magistrati dell’antimafia messinese, mentre i carabinieri sono impegnati a visionare alcune immagini dell’impianto di videosorveglianza. Inevitabili i messaggi di solidarietà fatti arrivare al giudice, a partire da quello del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, che alcuni mesi fa è scampato ad un attentato.
A far sentire la propria vicinanza a Di Giorgio, ci ha pensato anche l’ex Ministro Gianpiero D’Alia: “L’ atto inquietante nei confronti del pm della Dda di Messina, Vito Di Giorgio, fa capire che nella città nello Stretto non si deve abbassare la guardia nella lotta alla criminalità. Di Giorgio in questi anni ha fatto un ottimo lavoro di contrasto ai clan messinesi. A lui va tutta la mia solidarietà. Spero si faccia piena luce sull’accaduto”.
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