Gli incendi a Messina delle scorse settimane hanno causato danni per 500 mila euro. La stima arriva dall’Ispettorato Provinciale Agricoltura che ha elencato tutte le coltivazioni danneggiate dalle fiamme.
In particolare l’incendio della zona tirrenica ha distrutto 30 ettari di uliveto, con una stima per i ripristini di 250 mila euro, 5 ettari di agrumeto e frutteto (stima danni 70 mila euro); 5 ettari di vigneto (100 mila euro). A questo si aggiungono, in base ai rilievi aerofotogrammetrici e considerando anche i danni derivanti dall’uso di acqua salmastra dai Canadair, 4 ettari di vigneto tra Curcuraci, Pezzolo e Tipoldo (80 mila euro), pervenendo alla stima complessiva di 500 mila euro. In corso di elaborazione a cura del dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale la stima del danno ambientale in termini di superficie boschiva persa.
Tutta la documentazione verrà trasmessa alla Regione Siciliana e al Governo Nazionale, chiedendo a tutte le rappresentanze politiche messinesi ogni forma di attività per il giusto ristoro e per la deroga al divieto di rimboschimento, per prevenire il grave rischio idrogeologico a cui la città è adesso maggiormente esposta.
Sempre sul fronte della prevenzione, l’assessorato allo Sviluppo Economico ha contattato il Parco Nazionale dell’Aspromonte e intende chiedere fondi per avviare a Messina i “Contratti di Responsabilità Territoriale”, fondati sul coinvolgimento del volontariato e delle associazioni locali dei coltivatori.
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