Messina continua a bruciare. Le ultime 24 ore sono state caratterizzate dalla presenza di nuovi incendi, che si sono sviluppati da nord a sud della città, impegnando senza sosta i Vigili del Fuoco e l’intera macchina dei soccorsi.
Sono stati effettuati 36 interventi per incendi che hanno interessato i villaggi di Salice, Sperone, Faro Superiore, Santo Stefano Briga e Casazza. A Salice, in particolare, le fiamme si sono avvicinate alle abitazioni, provocando momenti di alta tensione tra gli abitanti della zona che hanno visto il fuoco avvicinarsi minaccioso alle loro case.
Anche in Provincia, però, la situazione è ancora delicata. Vaste aree boschive nei comuni di Castelmola, Roccalumera, Milazzo, Patti e le frazioni Quattropani, Canneto e Monterosa dell’isola di Lipari sono stati divorati dalle fiamme.
Il dispositivo di soccorso attualmente, fanno sapere i Vigili del Fuoco, è composto da 135 unità di personale VVF e 4 squadre di Vigili Volontari, alle quali si aggiungono 16 unità inviate dalle Direzioni Regionali di Lombardia ed Emilia Romagna. Per gli interventi sono in azione 34 mezzi terrestri ed un mezzo aereo.
Alla luce della preoccupante situazione in cui versa la città e l’intera Provincia di Messina, assume un’importanza fondamentale l’attivazione di innovative strategie di prevenzione. “Abbiamo formulato, sia al Presidente Crocetta che in Commissione, la proposta di attivare a Messina i Contratti di Responsabilità Territoriale – ha dichiarato l’Assessore alle Attività Produttive e Agricoltura, Guido Signorino. Introdotti nel Parco Nazionale dell’Aspromonte da Tonino Perna, i contratti si basano sul coinvolgimento di associazioni e agricoltori, cui viene affidato il monitoraggio di porzioni del territorio, con sistemi di allerta e collegamento con le forze di intervento e con mezzi per il primo contrasto ai fuochi”.
Una soluzione questa che, se messa in pratica, potrebbe ridurre il rischio di nuovi incendi e tutti i disagi che da essi derivano.
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