È ritenuto responsabile dagli inquirenti di due episodi di furto aggravato commessi a Patti nel corso di quest’anno. Per questo i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti hanno arrestato questa mattina A.M., 23enne rumeno.
Il primo furto risale al mese di febbraio. Il giovane, in piena notte, dopo essersi allontanato dal luogo dove lavorava come custode notturno, ha forzato una finestra e si é introdotto all’interno di una locale Cooperativa sociale, impossessandosi a colpo sicuro di 1337 euro, i risparmi dell’associazione, custoditi in una cassettina metallica di sicurezza. Un furto commesso quindi con l’aggravante di essere stato compiuto in orario notturno, ossia tale da indebolire la privata difesa e con l’aggravante “dell’abuso di ospitalità”, in quanto l’arrestato era ospite esattamente della stessa struttura. Proprio questo, infatti, gli aveva consentito, nel tempo, di conoscere e studiare approfonditamente la zona e l’obiettivo della sua azione criminale, consentendogli di eludere con facilità l’occhio di numerose telecamere poste in quell’area. Il ladro, tuttavia, se da un lato si è premurato di evitare i sistemi di videoripresa, dall’altro si è dimostrato molto disattento: ha lasciato sulla scena del crimine numerose impronte che gli investigatori dell’Arma hanno repertato ed analizzato, risalendo in modo decisivo alla sua identità.
Il secondo furto, invece, è stato messo a segno sempre a Patti, sul finire del mese di agosto. Questa volta il 23enne ha rubato il fondo cassa di un pub, pari a 50 euro, insieme ad alcuni dolciumi presenti nel frigorifero. Anche in quel caso le modalità operative del malfattore sono state identiche a quelle del precedente fatto. Il giovane, sempre in orario notturno, si è introdotto nel locale dopo aver tagliato il lucchetto di una catena posta a presidio della porta della cucina e, una volta all’interno, si è mosso facendosi luce con un accendino poi abbandonato sul posto. Questa volta però l’immagine del ladro è stata ripresa in alcuni fotogrammi di una telecamera e i Carabinieri lo hanno così facilmente riconosciuto.
Gli esiti delle indagini, condotte dai militari dell’Arma e condivise dall’Autorità Giudiziaria nella persona del Sost. Proc. Dott.ssa Alice Parialò, hanno quindi portato all’arresto del giovane rumeno, attualmente associato alla casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.
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