Un inseguimento in piena regola conclusosi con un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento aggravato. A finire in manette è stato Valentino Vadalà, 28enne messinese, già noto alle Forze dell’Ordine, che, a bordo di una motoape, si è lanciato in una “folle corsa” per seminare i Carabinieri che gli erano alle calcagna.
I militari dell’Arma avevano, infatti, intimato l’alt all’Ape guidata da Vadalà che, invece di fermarsi, perché trasportava 4 Kg di marijuana, ha cominciato a superare le auto in fila invadendo la corsia di marcia opposta e non rispettando il semaforo che segnalava un restringimento della carreggiata. Il giovane ha anche provato a giocare d’astuzia per seminare gli inseguitori: superato un ponte, ha finto di rallentare aspettando che i Carabinieri si fermassero per effettuare il controllo ed è, invece, ripartito a tutto gas.
Poco prima di Capo Scaletta, però, con un’abile manovra, l’auto dei militari ha tagliato la strada al veicolo in fuga che è andato a sbattere contro la fiancata della Subaru dell’Arma. A seguito dell’urto, il parabrezza dell’Ape è andato in frantumi. A causa delle resistenze opposte da Vadalà e ai bordi taglienti del parabrezza rotto, i militari hanno riportato lievi lesioni a mani e braccia. Inoltre, l’Ape, a bordo della quale viaggiava il giovane messinese, è stata sottoposta a sequestro amministrativo perché sprovvista di assicurazione.
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