In carcere minorile per tentato omicidio un 16enne di Bordonaro

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All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia Messina Sud hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di D. B., 16 anni, messinese, rritenuto responsabile del duplice accoltellamento avvenuto il 1 luglio 2015 a Bordonaro, ai danni di altri due ragazzi, messinesi.

Quella sera, la Centrale Operativa dei carabinieri era stata allertata quasi contemporaneamente dell’arrivo al Pronto Soccorso del Policlinico di un ragazzo (E.L.), che presentava diverse ferite da arma da taglio, e di un altro giovane (F.M.), giunto invece al Pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte, anch’egli con ferite da arma da taglio. I due fatti sono stati subito messi in correlazione tra di loro e ricollegati alla notizia di una lite avvenuta poco prima davanti ad una delle palazzine di Bordonaro.

Giunti sul posto, i carabinieri hanno rinvenuto numerose tracce di sangue all’ingresso del palazzo, che qualcuno aveva tentato di disperdere con getti d’acqua. Le tracce proseguivano verso l’interno della palazzina, in particolare di fronte al portone d’ingresso dell’abitazione del sedicenne D. B. che, nonostante l’ora tarda, non era presente in casa.

Le indagini avviate dal Nucleo Operativo di Messina Sud e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, attraverso l’ascolto di testimoni e di persone a vario titolo coinvolte, accertamenti tecnici e l’esame delle tracce di sangue repertate sul luogo dell’accoltellamento, effettuato da personale del RIS di Messina, hanno consentito di accertare che la sera del primo luglio 2015, D. B. ha aggredito a causa di vecchi rancori e di uno sguardo “storto” E. L., colpendolo ripetutamente e violentemente con un’arma da taglio (poi gettata nell’immondizia durante la fuga) e procurandogli gravi ferite al collo ed all’addome, alcune delle quali sono pericolosamente giunte molto vicine alla giugulare ed all’arteria carotide. E.L. ha riportato inoltre le tipiche ferite “da difesa” sulle mani ed alle braccia. La profonda ferita all’avambraccio riportata da F. M., invece, è stata causata dal suo tentativo di dividere i due, entrambi suoi amici, frapponendosi tra loro.

I reati contestati a D. B. sono: tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di arma da taglio, aggravati dall’aver commesso il fatto per futili motivi.

L’arrestato è stato ristretto nell’istituto penitenziario per minorenni di Acireale (CT).

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