È tempo di bilanci per la il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina che, in occasione del 248esimo anniversario dalla sua fondazione ha fatto il punto sulle attività svolte dal 1° gennaio 2021 al 31 maggio 2022 in tema di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica: nel mirino i cosiddetti “furbetti” del reddito di cittadinanza, ma anche i bonus fiscali e i reati nell’ambito degli appalti. Vediamo tutti i numeri.
Partiamo dal Reddito di cittadinanza. Negli ultimi 17 mesi, la Guardia di Finanza, in collaborazione con l’INPS, ha svolto indagini sui percettori «connotati da concreti elementi di rischio». A seguito di quest’attività d’indagine sono state denunciate oltre 460 persone e sono stati scoperti contributi indebitamente richiesti o percepiti per 5,5 milioni di euro.
Nel mirino anche i percettori dei bonus fiscali e dei contributi a fondo perduto nati con l’emergenza covid-19 per sostenere le persone in difficoltà economica. Sono stati eseguiti 131 controlli, che hanno portato alla denuncia di 27 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 7,4 milioni di euro.
In vista dell’importanza ancora maggiore che avranno nei prossimi mesi le procedure d’appalto nell’ambito delle risorse stanziate attraverso il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), i finanzieri messinesi si sono poi concentrati proprio su questo settore, collaborando nelle indagini con le amministrazioni interessate. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state oltre 150, di cui 6 tratte in arresto. Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari, in quanto interessate da condotte penalmente rilevanti, è stato di oltre 70 milioni, di cui quasi 41,1 milioni in materia di spesa sanitaria.
Infine, le frodi scoperte in materia di fondi strutturali e di spese dirette gestite dalla Commissione europea ammontano a oltre 11,8 milioni, mentre quelle relative alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 7,1 milioni.
In totale, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati quasi 3.100, cui si aggiungono 206 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO): 950 soggetti sono stati denunciati e 94 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 91,6 milioni di euro, 34,9 milioni dei quali in danno alle risorse destinate al sistema sanitario.
FONTE: Guardia di Finanza di Messina
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