Il Palacultura al buio per l’impianto andato in tilt ha “spento” la mostra di Pintaldi. La rabbia del figlio Roberto

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Palacultura messina3La vicenda del black out al Palacultura, se non ha danneggiato la convention finiana, ha certamente maandato in fumo la mostra fotografica del fotoreporter messinese Aldo Pintaldi. Se ne lamenta, a ben ragione, il figlio Roberto: “Solo la mostra di mio padre – ha accusato Pintaldi – è rimasta chiusa per i danni all’impianto elettrico. Mi chiedo perché? Il gruppo elettrogeno ha servito invece tutto il resto, ritengo che la mostra di Aldo Pintaldi è stata “spenta” a proposito. Oggi(ieri ndr) sono venuti dei ragazzi delle scuole in visita e ho dovuto far vedere le foto quasi al buio. E poi vorrei dire che la mostra “Gli Ultimi Gattopardi” è costata 50mila euro, mentre quella di mio padre, con foto storiche e riconosciute in ambito internazionale, appena 300 euro”. Alcuni tecnici presenti hanno replicato che la luce spenta per la mostra di Pintaldi non è stata frutto di volontà degli organizzatori di Fli o degli addetti del Palacultura e che la prossima settimana l’impianto elettrico delle sale di viale Boccetta tornerà in funzione.

@Acaffo

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