Succede a Gela ma, prendesse piede l’idea, la Sicilia tutta, se non l’Italia, avrebbe in gran parte risolto il problema della disoccupazione. La vittima di un furto di tutto “rispetto” – valore della refurtiva, 100mila euro – ha posto una “taglia” insolita, ma di sicura attrazione in tempi di magra, per recuperare quanto sottratogli: un posto di lavoro. Ecco l’offerta: “Offro un posto di lavoro, a tempo determinato, alla persona che saprà fornire informazioni utili al ritrovamento del materiale e dei mezzi meccanici che sono stati rubati la notte scorsa dal mio cantiere incustodito di contrada Piana del Signore”.
L’idea è di Gianfranco Caccamo, imprenditore edile di Gela, titolare della ditta “Icaro Ecology”, che conta 20 dipendenti, impegnata nei lavori di bonifica della discarica di Bellolampo, a Palermo, Mazzarino (Caltanissetta) e Gela, per conto dell’Eni. IL colpo ai suoi danni è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Gli hanno portato via due furgoni Ford Transit, un escavatore, gruppi elettrogeni, martelli pneumatici, bobine di cavi elettrici e gasolio. Caccamo sospetta ci sia il racket dietro il furto, perchè da anni subisce minacce ed atti intimidatori. “Il materiale rubato – ha detto – è indispensabile per garantire alla Icaro Ecology il prosieguo dell’attività e assicurare lo stipendio ai miei collaboratori. Per questo faccio appello ai gelesi onesti affinché diano alla polizia, presso cui ho sporto denuncia, gli indizi necessari per individuare coloro o colui che si è reso colpevole di questo vile gesto”. E offre un anno di lavoro, suscettibile di conferma a tempo indeterminato, se il dipendente sarà meritevole. Insomma, Caccamo più che sul coraggio della denuncia che arriva dal cittadino onesto, punta più sul bisogno di trovare lavoro nella terra del nulla.L’idea potrebbe essere vincente.
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