Il Tribunale del Riesame ha rigettato i ricorsi della difesa contro la revoca dell’obbligo di firma per i dodici consiglieri comunali indagati nell’ambito dell’inchiesta “Gettonopoli”. Confermata dunque l’ordinanza del Gip che dispone l’obbligo per i 12 di Palazzo Zanca di recarsi a firmare al presidio di polizia municipale immediatamente prima e dopo le commissioni consiliari.
Nel corso dell’udienza davanti al Riesame, il pubblico ministero Diego Capece Minutolo, che ha coordinato l’indagine svolta dalla Digos, aveva presentato nuovi atti che attestavano come alcuni consiglieri, sei in tutto, avrebbero violato l’obbligo recandosi a firmare in ritardo di alcuni minuti, ma senza chiedere nessun aggravamento della misura.
La difesa ha comunque replicato che il sistema e’ stato cambiato e innovato con l’introduzione di badge a ciascun consigliere.
L’indagine, che complessivamente vede indagati 23 consiglieri comunali per truffa, falso ideologico e abuso d’ufficio, attraverso intercettazioni e riprese video, ha portato a galla il comportamento di coloro che, in parecchie occasioni, si recavano nelle commissioni per firmare il registro, fermandosi pochi minuti assicurandosi cosi’ il gettone di presenza.
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