Ci sono anche una Harley-Davidson, un Porsche Cayenne e il ‘Bill’, uno Yacht di una dozzina di metri tra i beni sequestrati oggi dalla Gdf a Natale Sartori, 58 anni, messinese, già titolare dell’Alma Group, un consorzio di cooperative di facchinaggio, trasporti e logistica che tra i clienti ha avuto anche Esselunga e Conad il Tirreno, accusato di una frode fiscale da 31 milioni.
È un particolare che emerge dal provvedimento dei giudici
della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano che
hanno delegato la Gdf a sequestrare a Sartori – arrestato nel
novembre di due anni fa e rimesso in liberò nell’aprile
successivo – beni, anche intestati alle figlie o alla moglie,
per un valore di circa 18 milioni. Oltre a 6 auto, un Harley,
partecipazioni societarie, ci sono anche un vigneto e
un’abitazione a Desenzano del Garda (Brescia), appartamenti e
box e terreni nel milanese – a Peschiera Borromeo, a San Vittore
Olona e a Settala – a Valtournenche, località sciistica in Val
d’Aosta e a Padova.
Nel provvedimento con cui i giudici hanno in sostanza accolto
la richiesta del pm della Dda, Alessandra Dolci, sono elencate le
indagini che hanno coinvolto l’imprenditore messinese e dalle
quali finora è uscito senza condanne. «Innegabili – si legge –
le frequentazioni del Sartori già a partire dagli anni ’80 con
soggetti pregiudicati attivi in ambienti criminali di stampo
mafioso e dediti al narcotraffico».
(1808)