“La Provincia regionale di Messina convocherà, la prossima settimana, una conferenza dei servizi per favorire l’utilizzo dell’Aeroporto dello Stretto”. Ad annunciarlo, per conto di palazzo dei Leoni, è l’assessore alle Partecipate, Michele Bisignano, il quale, preoccupato dalle conseguenze che avrà sull’utenza la chiusura temporanea per lavori dello scalo di Fontanarossa, incita alla mobilitazione la deputazione locale.
A seguito di un accordo tra Aeronautica militare, Enac e Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania, per ovviare alla chiusura in programma tra il 5 novembre e il 5 dicembre, si potrà utilizzare la struttura di Sigonella. Una soluzione che obbligherà i passeggeri a presentarsi a Fontanarossa, per il check in, almeno 85 minuti prima dell’orario di partenza del volo. Successivamente, il trasferimento in bus alla base militare.
“In pratica – commenta Bisignano – chi viaggerà da Messina dovrà partire da casa almeno 3 ore prima. Per non parlare di coloro che abitano alle Eolie, Barcellona, Milazzo o nei paesi dell’entroterra. Cosa dovranno fare? Coricarsi in aeroporto? E’ un’autentica follia, soprattutto se si pensa che quello alla libera circolazione è un principio sancito dalla Costituzione”.
Per evitare di trasformare in un calvario le trasferte dei cittadini messinesi, l’assessore annuncia una conferenza dei servizi, la prossima settimana, cui parteciperanno la Provincia, la Sogas e le realtà territoriali interessate: “Chiediamo alla società che gestisce il Minniti di intensificare i trasporti da e per l’aeroporto e i voli. Oltre a conoscere effettivamente le tariffe applicate. L’aeroporto dello Stretto si trova a un tiro di schioppo ed è assurdo doversi sobbarcare viaggi interminabili per Sigonella o, magari, Palermo”.
“Ancora una volta Messina resta isolata ed esclusa da tutto – conclude Bisignano – sarebbe opportuno che anche la deputazione locale si attivasse”.
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