I Carabinieri della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Messina, nell’ambito di un’indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Alessia Giorgianni, hanno eseguito un’ordinanza per la Applicazione di Misure Cautelari emmessa dal Gip Maria Teresa Arena, a carico di:
Antonella Giuseppina Giuffrè, 58 anni; Federico Scardino, 25 anni; Franca La Rocca, 48 anni; Loredana Giuffrè, 53 anni; Ninfa Cangemi, 55 anni; Dania Ciaceri, 60 anni.
Agli indagati sono stati contestati i reati di “Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, perché al fine di commettere il reato di “abuso in atti di ufficio”, in concorso materiale fra loro, formavano un atto pubblico falso.
In particolare, Scardino, La Rocca e Loredana Giuffrè, da privati, ottenevano da Antonella Giuffrè, Architetto del Genio Civile di Messina, un atto di stima di un terreno a Furnari, falso nella parte relativa alla stima del bene per la successiva vendita. Antonella Giuffrè, quale autore materiale, attestava nell’atto indicato un valore per la vendita pari ad euro 3.944,80, quando il terreno andava stimato in più di 368 mila euro.
La stessa, nella sua qualità di dirigente dell’Ufficio del Genio Civile di Messina, procurava un ingiusto vantaggio ai privati concorrenti indirizzando la falsa stima del terreno agli Uffici del Dipartimento Regionale del Bilancio e del Tesoro della Regione Siciliana, che nel mese di luglio del 2014 autorizzava la vendita in favore di Scardino e La Rocca, perchè procedessero alla stipula del contratto di compravendita, avvenuta nel settembre 2014.
I funzionari della Regione Sicilia- secondo l’ipotesi d’accusa- procuravano intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale ai predetti privati recando evidente danno patrimoniale all’Ente regionale, violando dapprima le norme sulla trasparenza della azione amministrativa per poi autorizzare la vendita del bene al prezzo sottostimato.
Ai due Giuffre’, Scardino e La Rocca è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre è stata applicata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico Ufficio per la durata di 6 mesi nei confronti dei funzionari della Regione Siciliana, Cangemi e Ciaceri.
Alle indagini dei carabinieri ha collaborato anche la Guardia di Finanza di Barcellona. Il terreno oggetto d’indagini è stato sequestrato.
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