Il gup Monica Marino dovrà decidere sulla richiesta di condanna avanzata dall’accusa nei confronti di 5 persone coinvolte nella operazione “First Aid”, scattata ad opera della guardia di Finanza, lo scorso luglio. Per i 5 imputati che hanno chiesto di essere giudicate con il rito abbreviato, il Pm ha chiesto pene variabili da un minimo di 3 anni a un massimo di 13 anni e 10 mesi.
Nel luglio 2014, l’operazione First Aid aveva determinato l’emissione di 11 misure cautelari nei confronti di altrettante persone e al sequestro di beni per un valore di 3 milioni e 200 mila euro . L’indagine delle Fiamme gialle aveva smantellato una serie di truffe ai danni di varie compagnie assicurative col sistema dei falsi incidenti stradali. Nel corso delle indagini, i militari avevano notato forti differenze tra i redditi dichiarati da alcuni degli indagati e i notevoli investimenti da loro effettuati. Tra i beni sequestrati, strumenti finanziari per centinaia di migliaia di euro e immobili in rinomate localita’ di vacanza. Uno degli indagati e i suoi familiari avevano investito oltre 2 milioni di euro.
A fare scattare l’inchiesta, nel 2013, la denucnia di un uomo che riferì di essere stato avvicinato da una persona che gli aveva proposto di partecipare ad un falso incidente stradale promettendo in cambio del denaro. Da lì, le indagini che permisero di scoprire vari falsi incidenti a Taormina, Giardini Naxos e nella vicina provincia di Catania.
Il 19 febbraio, le arringhe dei difensori e la sentenza in abbreviato.
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