Si è riunita, ieri, nella sala rossa dell’Assemblea Regionale Siciliana, la IVa Commissione Ambiente e Territorio, convocata dal Presidente Giampiero Trizzino, per ascoltare le richieste delle Associazioni e Comitati che si oppongono al progetto, ma anche della società Terna S.p.A., dei Sindaci interessati e dell’Assessore Mariella Lo Bello in rappresentanza del Governo Regionale.
Il Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno ha manifestato apprezzamento sia per la mozione proposta dal Movimento 5 Stelle, illustrata in aula dalla Zafarana e approvata a larga maggioranza dall’Assemblea, sia per l’iniziativa del Presidente Trizzino che ha consentito alle Associazioni di esprimere le proprie argomentazioni valutazioni e richieste nell’importante sede regionale.
A conclusione dei lavori, il Coordinamento manifesta delusione per l’intervento del rappresentante del governo che continua a proporre un ulteriore tavolo tecnico senza che la società Terna abbia manifestato la benché minima intenzione di mettere in discussione il tracciato e l’intero progetto. Continua un triste balletto dove, tra la lo sconforto delle popolazioni e delle associazioni, i Sindaci timidamente chiedono di trovare una soluzione condivisa, Terna continua a manifestare la propria arroganza, ed il Governo Regionale, dimenticando la precisa mozione approvata dall’Assemblea, non trova niente di meglio che prendere tempo. Nel frattempo, la società Terna, fiduciosa che nessuno frapporrà ostacoli, progetta un ulteriore Sorgente-Rizziconi.
«Abbiamo partecipato fiduciosi anche per rispetto del Presidente che ci ha convocato ― afferma l’Avvocato Nino La Rosa, portavoce del coordinamento―, abbiamo però la sensazione che il governo non abbia letto i nostri documenti, perché non li cita e non li contesta; non si capisce perché si continua a far partecipare Terna a queste riunioni, come se fosse un ente no profit, visto che si è fatta beffe delle richieste di sospensione dell’Assessore Lo Bello. Chiediamo, ancora una volta, viste le criticità ancora ieri rappresentate, tenuto conto che tutti i nuovi progetti necessitano dell’accordo con la Regione, il Governo Regionale finalmente adotti una posizione ferma e chieda al Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e imponga a Terna la sospensione dei lavori in attesa di trovare una soluzione condivisa con le popolazioni interessate».
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