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Ancora Cas sotto inchiesta. 56 indagati tra i dipendenti del Consorzio

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Cas per ecoCresce ulteriormente l’inchiesta sul Cas: la Procura di Messina apre un terzo troncone d’inchiesta, dopo l’operazione Tekno e, solo due settimane fa, l’arresto del geometra Agostino Bernava (ordinanza cautelare stamani annullata dal Tribunale del Riesame) per induzione indebita. Adesso arrivano 56 avvisi di garanzia emessi dalla procura di Messina per la gestione anomala dell’ente. La Procura di Messina, stavolta, punta sui premi di produzione e gli stipendi accessori, intascati dagli amministrativi del Consorzio Autostrade Siciliane tra il 2012 e il 2013. Secondo l’ipotesi d’accusa ammonterebbero a 1 milione di euro i compensi per alcuni studi di progettazione.
Lavori extrastipendio per i quali la legge prevede che chi lavora al progetto intaschi i 2% del valore dell’appalto, ma solo a finanziamento avvenuto e a lavoro messo in gara. Pare che per molti dei lavori, invece, non sia mai stata bandita gara.

 

Lo scorso 18 novembre con l’operazione Tekno, scattata ad opera della Dia di Messina e Catania, furono emesse 10 misure cautelari (8 arresti domiciliari, 2 misure interdittive). Gli indagati furono accusati, a vario titolo, di turbativa d’asta, corruzione, induzione indebita a dare e promettere utilità e istigazione alla corruzione.
Secondo gli investigatori, avrebbero messo in piedi una sorta di cartello affaristico che ruotava attorno a gare d’appalto indette dal Cas.

 Un’indagine che stamani ha registrato un’ulteriore tappa, quando  la Sezione Operativa D.I.A. di Messina, coordinata dal Centro Operativo di Catania, ha notificato in sede, gli uffici del Cas, un ordine di esibizione emesso dal Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti procuratori, Stefania La Rosa e Fabrizio Monaco, finalizzata ad acquisire documentazione relativa ai decreti di liquidazione di incentivi progettuali a favore di dipendenti del Cas. 

L’attività investigativa riguarda 56 soggetti già denunciati perché ritenuti responsabili dei reati di truffa e falso in danno del Consorzio.

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