Dall’inizio dell’anno, in Sicilia, sono state 15 le donne assassinate, 115 nel resto del Paese, dall’inizio dell’anno: una ogni due giorni. I delitti avvengono con una “regolarità” esacerbante e impressionante, sempre compiuti da mariti, compagni, fidanzati o ex mariti, compagni, fidanzati. Le modalità, una più terribile dell’altra, sono varie e tutte raccapriccianti: le donne vengono, a seconda dei casi, sgozzate, amputate, soffocate, accecate, bruciate, torturate, finite a pugni e calci, decapitate, sfigurate per sempre con l’acido solforico, uccise a martellate, oppure ( la “fantasia” non ha limiti in questi casi! ) cosparse di kerosene o ancora ( è il caso di una poveretta in Grecia ) “private” delle gambe con una sega elettrica!! Le più “fortunate” finiscono i loro giorni colpite da “semplici” armi da fuoco o accette.
Una su quattro ha subito violenza, spesso proprio tra le mura domestiche. E di queste, secondo i dati Istat, solo il 4% ha denunciato il fenomeno alle autorita’ a riprova di una soglia altissima di tolleranza sociale e istituzionale del fenomeno. E’ il quadro preoccupante che e’ emerso ieri durante l’incontro promosso dalla Cgil Palermo e dal centro antiviolenza “Le Onde” a Palazzo d’Orleans, a Palermo, in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne, che si celebra domani.
Per Maria Rosa Lotti, del centro antiviolenza Le Onde di Palermo, i dati Istat fotografano un quadro preoccupante perche’ i maltrattamenti “spesso avvengono all’interno della famiglia. Nei casi di violenza sessuale il 4,3% avviene prima dei sedici anni e, nella meta’ dei casi, si tratta di partner o conoscenti”. Dati allarmanti che per Antonella Milazzo, deputata regionale eletta nel listino Crocetta, deve essere affrontata con una legge: “Come deputate del Pd ci siamo gia’ incontrate per discutere di una legge quadro sulle parita’ di genere. Ci stiamo gia’ lavorando tenendo conto ovviamente delle urgenze che a breve dovremo affrontare”. Dello stesso avviso la deputata regionale Mariella Maggio che propone anche una legge di iniziativa trasversale “che sostenga le donne imprenditrici e che garantisca pari opportunita’ nell’accesso al lavoro, senza dimenticare una legge che fissi per le prossime elezioni la doppia preferenza di genere”.
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