La Procura di Messina ha chiuso le indagini sul caso di Messinambiente, la società che si occupa del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti solidi urbani. L’avviso è stato inviato alle cinque persone che erano finite nell’inchiesta per corruzione scattata lo scorso novembre. Si tratta di Armando Di Maria, già amministratore unico e poi liquidatore di Messinambiente, Antonino Inferrera, funzionario amministrativo contabile di Messinambiente, di un broker assicurativo di Barcellona P.G. e due imprenditori locali.
Secondo la Procura, alcuni servizi di competenza dell’ente sarebbero stati affidati a società esterne a vantaggio di imprenditori e professionisti. Al vaglio degli investigatori sono finiti, per esempio, i contratti di assicurazione dei mezzi meccanici, il servizio di manutenzione e riparazione dei mezzi e attrezzature della società.
A fronte di affidamenti di servizi e consulenze, secondo quanto ipotizzato dalla Procura di Messina, il funzionario di Messinambiente Antonino Inferrera avrebbe ricevuto contropartite sotto forma di consulenze a società da lui gestite.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto procuratore Stefania La Rosa, è relativa agli anni compresi tra il 2009 ed il 2013.
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