Nel gennaio 2013 era arrivata la condanna di primo grado, inflitta dal giudice di Pace del Tribunale di Reggio Calabria, per il Procuratore Generale della Corte d’Appello di Messina ( oggi in pensione) Franco Cassata, che fu condannato ad una multa di 800 euro ed al risarcimento danni; oltre 2 anni dopo, quella sentenza viene confermata anche dai giudici d’Appello di Reggio Calabria. Cassata è accusato di diffamazione.
La vicenda risale al 2009, quando il magistrato messinese fu accusato di avere realizzato un falso dossier per screditare la figura del docente di chimica industriale messinese Adolfo Parmaliana, che aveva sostenuto l’esistenza di intrecci mafia-magistratura sul territorio di Barcellona. Le accuse di Parmaliana valsero lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Terme Vigliatore, centro in cui Parmaliana viveva e dove era segretario dell’allora DS.
Il docente ingaggiò una vera battaglia con la magistratura di Barcellona, che lo rinviò anche a giudizio. Ritenendo di essere sottoposto ad un vero linciaggio mediatico, emarginato anche dal suo partito, nell’ottobre del 2008 Parmaliana si uccise gettandosi da un viadotto dell’autostrada Messina-Palermo.
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