Il gup Monica Marino ha condannato a 6 anni e 10 mesi di reclusione Giovanni Parlatore, taorminese di 62 anni, tassista, accusato di tentato omicidio, lesioni e maltrattamenti nei confronti della moglie, che dallo scorso anno si era allontanata da casa ed era andata a vivere da uno dei figli, a Castelmola.
L’uomo avrebbe sottoposto a maltrattamenti la moglie, sia nel corso della convivenza coniugale, interrotta il 18 agosto 2015, che dopo.
I maltrattamenti sarebbero consistiti in ingiurie, minacce e aggressioni fisiche, nel vietarle di vedere i genitori, nel negarle i mezzi di sostentamento. Il tutto avveniva da anni alla presenza dei figli, al tempo minorenni, a loro volta- a detta dell’accusa- maltrattati e denigrati perché difendevano la madre.
Parlatore, in particolare, fu arrestato lo scorso 2 luglio, quando aggredì la moglie per futili motivi (il mancato rinvenimento delle cassette per la raccolta delle olive) spingendola, con un tavolo, contro la ringhiera del balcone della casa in cui la donna viveva. Una volta immobilizzata, le strinse le mani al collo nel tentativo di soffocarla. Solo l’intervento di Un vicino di casa riuscì a salvare la vittima, consentendole di fuggire.
Parlatore fu arrestatao poco dopo dai carabinieri della compagnia di Taormina.
Oggi per lui la condanna a 6 anni e 10 mesi di reclusione, con il rito abbreviato. L’accusa aveva chiesto una pena di 8 anni e mezzo. Hanno difeso gli avvocati Massimo Marchese e Salvatore Silvestro.
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