La corte d’Appello di Messina ha modificato – rideterminandola- la pena inflitta in abbreviato a Nicola Culosi, 50 anni, e Paolo Simone Scuderi, 26 anni, e li ha condannati, rispettivamente, a 8 e 10 anni di reclusione, per rapina a mano armata e lesioni personali gravissime ai danni di un poliziotto che, libero dal servizio, era intervenuto con un collega.
La rapina è quella avvenuta il 30 gennaio 2015 all’ufficio postale di
Via San Giacomo, a Messina. In quella occasione, Scuderi aveva agito insieme al complice Nicola Culosi. Entrambi catanesi, già noti alle Forze dell’Ordine, fecero irruzione nell’ufficio postale armati di una pistola e un taglierino. Ma il loro arrivo era stato notato da due agenti della Squadra Mobile, liberi dal servizio, che subito intervennero. Ma invece di arrendersi alla vista dei poliziotti, Scuderi, mentre il complice veniva bloccato ed arrestato, calò un colpo di taglierino in faccia ad uno dei poliziotti e fuggì. Fu catturato qualche giorno dopo a Catania.
Un anno dopo la condanna a 10 anni di carcere per lui, ad 8 anni per Culosi. Hanno difeso gli avvocati Nino Cacìa e Merlino, quest’ultimo del Foro di Catania.
( nella foto Paolo Simone Scuderi)
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