Andrea Bruno, 25 anni, di Rocca Caprilone, fu mortalmente accoltellato la mattina dell’11 febbraio 2013, oggi per il suo assassino, il 22enne Sebastiano Oriti, è arrivata la condanna emessa dai giudici della Corte d’Appello: 24anni e 3 mesi. In primo grado, Oriti era stato condannato all’ergastolo.
Quella mattina di 2 anni fa, alle 8,30, nei pressi della Chiesa Maria Santissima del Tindari, a Rocca di Caprileone, a causa di una banalissima lite tra i due giovani, avvenne l’omicidio. Alla base della lite c’erano stati alcuni post offensivi pubblicati su Facebook tra i due. La sera precedente, il 10 febbraio, durante la festa di Carnevale, c’era stata una scazzottata tra Andrea Bruno e Sebastiano Oriti. Pare a causa di una ragazza, sempre lei al centro delle offese pubblicate su Facebook.
A quella scazzottata, l’indomani, seguì l’incontro tra i due: Oriti si appostò nei pressi dell’abitazione di Bruno e appena questi uscì da casa lo affrontò e lo colpì con 5 coltellate. Bruno morì qualche ora dopo in ospedale.
La scorso 2 aprile, per l’omicida era giunta la condanna al carcere a vita, ma oggi, non riconoscendo la premeditazione, i giudici d’Appello hanno riformato la sentenza ed inflitto 24 anni e 3 mesi.
Il Procuratore Generale, Enza Napoli, e la difesa di parte civile avevano chiesto la conferma dell’ergastolo.
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