“Siano individuati reati adeguati”. Per Claudio Fava, vice presidente della Commissione Antimafia, anche lui oggi a Sant’Agata Militello occorre il pugno duro: “Bisogna trovare il modo di garantire in controllo efficace da Bruxelles” – ha detto Fava, chiedendo di intervenire sul piano normativo – ed anche localmente sul modo in cui questi contributi vengono utilizzati. Oggi chi rastrella i contributi europei falsificando le carte rischia solo una denuncia per truffa ma in realtà siamo di fronte ad organizzazioni mafiose che sono anche disposte a sparare e uccidere; per cui si deve fare in modo che questi comportamenti siano assimilati alle pratiche di stampo mafioso e come tali vengano giudicati, valutati e sanzionati in sede penale”.
(100)