E’ guerra al bracconaggio nella riserva naturale dei Laghetti di Marinello e nelle zone limitrofe. I Carabinieri di Falcone hanno arrestato il 41enne Francesco Bilardo, con l’accusa di furto aggravato ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato, nell’ambito di un’azione di contrasto del mercato illegale di fauna selvatica ed in particolare di uccelli specie protetta, considerati “patrimonio indisponibile dello Stato”.
A seguito di segnalazioni da parte di diverse associazioni ambientaliste e dopo una complessa attività investigativa, gli Uomini dell’Arma hanno scoperto ciò che Bilardo aveva architettato per catturare dei cardellini.
L’uomo aveva costruito sistema di cattura costituito da gabbie e reti rette da aste di legno e picchetti di ferro che le ancoravano al suolo, il tutto occultato da mazzi di piante di Cardo utilizzate per simulare un ambiente naturale per attrarre la fauna selvatica.
Ad attirare le prede tre cardellini in gabbia e uno legato ad un ramoscello con un anello di plastica posizionato al centro della rete. A Bilardo, nascosto dietro la vegetazione, bastava mettere in funzione il dispositivo realizzato per la cattura, tirando una corda che azionava le reti appositamente predisposte.
I 4 uccellini già dentro le gabbie, attiravano gli altri e così, il 41enne ne aveva catturati altri 6, che sono stati poi ritrovati dai Carabinieri.
I volatili catturati sono stati liberati, mentre un’esemplare, ferito alla zampa, è stato affidato al centro di recupero fauna selvatica regionale dello sviluppo rurale e territoriale di Messina.
Francesco Bilardo è stato arrestato e ristretto ai domiciliari nella propria abitazione. La fauna selvatica, infatti, è patrimonio indisponibile dello Stato e il cardellino è considerato specie protetta. Sia la cattura che la detenzione sono proibite dalla legge.
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