«In attesa di giudizio». Dopo giorni di silenzio sui social e dopo le ferie annunciate per i primi giorni di settembre, il sindaco di Messina Cateno De Luca torna a scrivere su Facebook mentre attende l’esito dell’appello riguardante il processo sul “Sacco di Fiumedinisi”.
Non dice altro il Primo Cittadino, che posta semplicemente la foto dell’Aula di Tribunale in cui si trova in questo momento e annuncia l’arrivo del verdetto per la tarda mattinata di oggi. La sentenza in questione riguarda quello che è stato chiamato il “Sacco di Fiumedinisi”, una vicenda risalente agli anni tra il 2004 e il 2007. Secondo la tesi dell’accusa, Cateno De Luca, allora sindaco di Fiumedinisi, sarebbe stato coinvolto in illeciti riguardanti l’appalto per la costruzione di un albergo e di altre strutture che avrebbero favorito la ditta Dioniso Srl.
Ma nel 2017 l’allora deputato dell’ARS era stato assolto in primo grado dall’accusa di abuso d’ufficio, mentre il reato di tentata concussione, derubricato in induzione, era andato in prescrizione. A questa sentenza è seguito l’appello della Procura, sostenuto dal sostituto procuratore Adriana Costabile che aveva dichiarato, invece, la sussistenza del reato di concussione e chiesto la condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione.
Diretta conseguenza di un eventuale accoglimento di questa tesi sarebbe, tra l’altro, lo scattare della Legge Severino che prevede l’interdizione ai pubblici uffici.
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