La sicurezza dei viaggiatori dei bus Atm potrebbe essere una grossa “grana” da affrontare per la municipalizzata messinese. Poco prima dell’una le fiamme si sono sviluppate nella parte anteriore di uno dei mezzi che si trovava al parcheggio Cavallotti, la linea 79.
Era da poco rientrato dalla zona nord di Messina e gli ultimi passeggeri erano scesi, quando l’autista, sentendo puzza di bruciato, ha aperto il vano motore e ha visto le fiamme.
Ha prontamente afferrato un estintore ed ha spento l’incendio. La presenza di spirito del conducente ha evitato che ci fosse pericolo per i tanti mezzi che, in quel momento, si trovavano al capolinea Cavallotti.
Questo pare sia il terzo incidente che si verifica in due settimane. Alcuni giorni fa a Ganzirri un mezzo si è fermato e, secondo il racconto di alcuni presenti, i passeggeri avrebbero spinto il mezzo.
Il mezzo in questione, la macchina 2262, è uno dei bus giunti da Torino per incrementare l’esiguo parco mezzi dell’Atm.
Si tratta di mezzi Euro 0, mezzi che a Torino non possono più circolare per gli alti livelli di emissioni inquinanti oltre che, evidentemente, per qualche problema meccanico.
Emissioni che mal si sposano con un’amministrazione che si definisce “ambientalista”.
Di certo, il fatto più preoccupante resta la poca sicurezza per chi, ogni giorno, usufruisce dei mezzi pubblici.
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