Grande paura ieri per una mamma che, a causa di una svista, ha dovuto ricorrere all’aiuto dei poliziotti per tirare fuori dall’auto la sua bimba di soli tre anni. Mai avrebbe immaginato la donna che mentre scaricava la spesa dall’auto, la piccola, assicurata al seggiolino nei sedili posteriori, avrebbe chiuso con i piedini le sicure restando bloccata nell’auto. Una giornata afosa, quella di ieri, che ha contribuito certamente a far sì che la bimba, all’arrivo degli agenti, fosse già in stato confusionale e non rispondesse alle sollecitazioni esterne. I poliziotti hanno provveduto a tagliare la guarnizione del vetro più distante dalla piccola e asportarlo, riuscendo così a tirarla fuori sana e salva.
Non si è trattato certo di noncuranza da parte della madre, l’episodio si è verificato infatti a causa di un imprevisto. Ma quanti invece per distrazione dimenticano i bambini nell’auto? Abbiamo casi eclatanti in tal senso, tragedie che le cronache di varie città italiane hanno riportato nel tempo. Altri, se non i figli, dimenticano gli animali domestici: cani e gatti. In questi casi, una legge, che è bene che molti conoscano, consente di intervenire sfondando il finestrino senza subire sanzioni. Lo stato di necessità è una causa di giustificazione prevista dal codice penale italiano all’articolo54 e autorizza, in mancanza dell’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine, l’azione di sfondamento del finestrino da parte di chi nota un bambino o un cane ─ i cosiddetti soggetti innocenti ─ lasciati incustoditi in auto. Ecco che l’azione, in queste circostanze, volta a salvaguardare i loro diritti, è consentita.
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