Nel corso delle indagini per la repressione dei reati in materia di stupefacenti, il personale Aliquota Operariva del Norm della Compagnia Carabinieri di Mistretta in collaborazione ai Carabinieri di Capizzi hanno arrestato Giacomo Steccato per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso.
L’uomo, 56enne originario di Messina, residente a San Pietro Clarenza (Ct) ma domiciliato a Capizzi, è stato sorpreso, domenica scorsa alle 7, mentre si dedicava alla cura della sua vasta piantagione di canapa indiana, composta da circa 800 piante dai 50 agli 80 cm di altezza, che gli avrebbero fruttato circa 500mila euro.
A seguito di accertamenti, veniva deferito in stato di libertà come complice A.T., 50enne.
Da giorni i Carabinieri di Capizzi avevano notato uno strano andirivieni da parte di soggetti pregiudicati in C.da Porchera di quel comune. Trattandosi di una scoscesa località boschiva attraversata da un piccolo corso d’acqua, i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Mistretta, effettuando un sopralluogo di notte hanno constatato che, da almeno un mese, più uomini si erano dati da fare per ripulire da rovi il terreno, per creare tra questi e gli alberi delle piazzole ben nascoste dove dovevano poter piantare svariate piantine di marjuana.
Dal ruscello, seguendo un sistema di irrigazione fatto da centinaia di metri di tubi e da una motopompa per pescare l’acqua, i militari hanno trovato circa venti piazzole ben zappate e coltivate con circa 800 piante di canapa indiana dai 50 agli 80 cm di altezza.
Sin dalle prime ore del giorno, i militari dell’Arma hanno effettuato un paio di prolungati servizi di osservazione sul posto finché domenica, alle prime luci dell’alba, Giacomo Steccato è stato sorpreso dai Carabinieri mentre, a petto nudo, irrigava le piante.
Successivi accertamenti hanno permesso di deferire a piede libero il complice A.T. che l’anno scorso era stato scarcerato a seguito di una condanna per coltivazione di canapa indiana nella zona del catanese.
Sul luogo venivano rinvenuti e sequestrati inoltre un decespugliatore, zappe, rastrelli, concimi, diserbanti. La piantagione, giunta a maturazione, avrebbe potuto fruttare dai 500 ai 600mila euro.
Giacomo Steccato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, Francesco Rio, espletate le formalità di rito è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari a Capizzi.
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