Nonostante fosse agli arresti domiciliari, usciva dal domicilio per continuare a curare gli interessi della famiglia mafiosa dei “barcellonesi”. Così i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Filippo Milone, 81 anni, capo mafia della locale famiglia dei “barcellonesi”, responsabile dei reati di associazione mafiosa ed evasione.
L’ ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari, Dr.ssa Monica Marino, presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, è scaturita in seguito a documentati e reiterati episodi di violazione dei domiciliari da parte di Milone.
Le indagini dei Carabinieri hanno confermato, inoltre, il ruolo di leadership dell’81enne nel delinearne le gerarchie interne e nell’assicurare il mantenimento degli appartenenti alla locale consorteria, attualmente ristretti per vicende giudiziarie, e delle loro famiglie. L’uomo era riuscito, infatti, ad intrattenere all’interno della propria abitazione diversi contatti con alcuni affiliati a cui ripartiva precise indicazioni su come estorcere generi alimentari ai commercianti della zona per poterli poi distribuire ai componenti della famiglia mafiosa barcellonese, attualmente detenuti. Prova ne è una risultanza investigativa in cui un altro esponente della locale consorteria si rallegra per aver ricevuto un sostanzioso quantitativo di carne.
Inoltre, il 3 giugno scorso, i Carabinieri di Barcellona hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti del citato per i reati di intestazione fittizia di beni con l’aggravante del metodo mafioso di una somma contante di circa 30 mila Euro.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale di Messina – Gazzi.
Milone si trovava ai domiciliari in seguito ad un arresto eseguito nell’ambito dell’operazione “Gotha 7”. E’ stato ritenuto responsabile di associazione mafiosa ed evasione.
Fonte: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
(395)