Nuovi risultati per l’operazione antibracconaggio. Nella notte tra il 20 e il 21 ottobre sono stati sequestrati quattro apparati acustici utilizzati per la caccia di frodo alle quaglie. L’operazione è stata condotta dal Comandante della Polizia Metropolitana, Antonino Triolo, e dagli agenti delle sezioni venatorie della fascia tirrenica e jonica.
L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di attività portate avanti dalla Polizia Metropolitana per contrastare il bracconaggio e per prevenire e reprimere qualsiasi altra attività illegale a danno della fauna stanziale e migratoria del territorio. La caccia in generale, così come quella alle quaglie selvatiche, specie migratoria in forte diminuzione inserita nella lista delle specie a rischio, è proibita se praticata con mezzi non consentiti, come richiami elettroacustici, oppure se esercitata in periodi in cui vige il divieto.
«Questa ennesima operazione conferma come la Polizia metropolitana stia combattendo con decisione le illegalità in ambito venatorio, – ha dichiarato il Comandante Triolo – e il nostro impegno sarà costantemente rivolto alla prevenzione di tutte quelle attività che violano le norme che regolano il settore della caccia nell’intero territorio provinciale».
L’attrezzatura ritrovata è stata sottoposta a sequestro penale e sarà messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti previsti dalla legge.
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