Anche studenti messinesi nell’operazione antipedofilia della Polizia Postale di Catania

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Ci sono coinvolti anche studenti messinesi nell’inchiesta della procura distrettuale di Catania, indagini affidate alla Polizia Postale: denunciate sette persone, che gli inquirenti definiscono “con inclinazione feticista”, per istigazione a pratiche di pedofilia e detenzione di materiale di pornografia minorile.
I 7 indagati sono quasi tutti studenti 20enni, residenti a Messina, Enna, Alessandria, Bologna, Ancona, Lucca e Massa Carrara.

Nell’ambito delle indagini finalizzate alla repressione del fenomeno della pedopornografia on line, la procura distrettuale di Catania ha disposto cosi’ delle perquisizioni. Le indagini, condotte dal compartimento polizia postale di Catania, con il coordinamento del Cncpo, hanno portato all’identificazione degli indagati grazie alla scrupolosa attivita’ di sottocopertura che il servizio polizia postale e delle comunicazioni svolge 24 ore su 24, sul darknet.

Secondo gli investigatori, le sette persone denunciate nell’ambito dell’operazione ‘kids feet’, facevano parte di un gruppo virtuale di pedofili, i cui iscritti mostravano una particolare attrazione per foto e video ritraenti i piedi di bambini con meno di 12 anni, condividendo anche immagini di minori in pose erotiche. Quasi tutti i 7 indagati sono ancora conviventi con i genitori, e solo alcuni di essi avevano già precedenti in materia di pornografia minorile. Altri, nel corso delle perquisizioni, hanno inizialmente sostenuto che non pensavano fosse reato provare attrazione per i piedi dei bambini, ma la successiva analisi del contenuto dei loro computer ha fatto emergere anche l’archiviazione di immagini pedopornografiche.

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