Nell’ambito del processo scaturito dall’alluvione che il primo ottobre del 2009 devastò Giampilieri e i paesini limitrofi della zona sud della città, che vedeva imputate 15 persone, 13 delle quali assolte dal giudice monocratico Micali, i pm Antonio Carchietti e Antonella Fradà hanno scelto di non rivolgersi ai giudici d’Appello per rivedere la sentenza. Tranne che per Salvatore Cocina, ex responsabile della Protezione Civile Regionale, per il quale l’accusa aveva chiesto la condanna a 10 anni e mezzo di reclusione. Cocina, dunque, dovrà affrontare il processo d’appello e con lui gli unici due condannati dell’udienza monocratica: gli ex sindaci di Messina e Scaletta Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio, cui lo scorso 27 aprile furono inflitti 6 anni ciascuno per omicidio colposo plurimo. Per entrambi anche l’interdizione dalle cariche pubbliche per tre anni.
Passano in giudicato, dunque, le sentenze di assoluzione che il monocratico Micali aveva disposto per: l’ex commissario del Comune di Messina, Gaspare Sinatra; Antonino Savoca, autore di uno studio geologico tecnico; Alberto Pistorio; Giovanni Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione; Francesco Triolo , Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi, progettisti; Salvatore Cotone, geologo, e Giovanni Randazzo, autore della “nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalita’ idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponara’.
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